Dolce street food Palermo
Dolce street food Palermo: alla scoperta della pasticceria moniale.
” Ma poi cos’è l’inferno? Una Palermo senza pasticcerie”, diceva la zia Manina del romanzo “La lunga vita di Marianna Ucrìa”, di Dacia Maraini, Le parole di Dacia Maraini spiegano il rapporto indissolubile ed unico di Palermo con i suoi dolci. Le ricette di cannoli, cassate e altre delizie si diffusero in Sicilia grazie all’operosità delle monache di clausura. La pasticceria siciliana nasce all’interno dei monasteri in cui le monache di clausura cucinavano biscotti e dolci , che sono giunti fino ad i nostri giorni. Ciascun monastero si caratterizzava per un dolce tipico, la cui ricetta rimase per secoli un segreto che si tramandava.
- Programma: Visita della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, tra i più alti esempi del barocco Palermitano con i marmi mischi e le decorazioni a stucco. La chiesa parte dell’ex convento ci darà lo spunto per parlare dei conventi e della vita delle monache in Sicilia, fin dal tempo dei Gattopordi, in cui le nobildonne erano costrette a entrare in convento. Seguirà la visita del convento con la dolcerie dove gusteremo dolci come : le minne di Vergine erano dolci che ricordano per la forma i seni delle donne, molto simili alle catanesi mine di sant’ Agata. Il trionfo di gola, re delle tavole dei nobili siciliani, è una torta decorata con sopra frutta candita e realizzata in pasta reale con strati di crema e pandispagna . Il dolce è famoso perché citato nel romanzo del Gattopardo. E tanti altri dolci di cui conosceremo las toria e gusteremo i sapori.
Gratuito per i bambini da 0 a 6 anni ;